Sold out ai Parchi di Nervi per David Garrett

Prima serata sold out al Nervi Music Ballet Festival 2023 ieri sera per “il violinista del Diavolo”, David Garrett.

Il divo internazionale del violino si è esibito a Genova in una delle tappe italiane del suo “Iconic Tour”, che lo vedrà impegnato nei prossimi giorni a partire da stasera a Cattolica, Macerata e Brescia.

Garrett, che in questo tour presenta il suo nuovo album “Iconic” appunto – pubblicato nel novembre 2022 dalla Deutsche Grammophon – ha calcato il palco dei Parchi di Nervi insieme a Franck Van der Heijden alla chitarra e Rogier van Wegberg al basso elettrico. Il trio ha proposto per l’occasione alcune celebri pagine del repertorio barocco, classico e romantico trascritte personalmente da Garrett e Van der Heijden in chiave originale.

Il pubblico ha potuto, così, ascoltare con grande entusiasmo gli estratti dei grandi capolavori composti da Gluck, Vivaldi, Saint-Saens, Mozart, Schubert, Albeniz, Kreisler, Dvorak, Schumann, Fauré ecc. Ma non solo, Garrett ha anche eseguito brani meno conosciuti, spaziando nel tradizional popolare fino alla musica brasiliana con Tico tico di Zequinha Abreu.

Un momento del concerto

 

Con il suo incredibile carisma e con la sua fresca spontaneità Garrett ha conquistato fin da subito la platea, alternando le esecuzioni musicali con brevi introduzioni ai brani e interagendo con gli spettatori per renderli più partecipi del suo nuovo progetto musicale.

Dal punto di vista tecnico è senza dubbio un grande virtuoso del violino che per l’occasione ha suonato il suo nuovo Guarneri del Gesù del 1734, appartenuto a Gaetano Pugnani . Simbolo della musica crossover, Garrett ha da sempre spaziato in diversi generi, dal classico, al pop, al rock, con una “capacità di sincretismo” che esalta “il genio dei grandi compositori del passato” – come ha affermato Antonella Ferrara, presidente e direttore artistico del Taobuk-See Sicily Festival, che quest’anno lo ha insignito del Taobuk Award “per il suo eccezionale contributo alla musica”.

Dal punto di vista esecutivo ieri sera ogni brano, oltre ad essere accompagnato da chitarra e basso, amplificati insieme al violino, aveva una base strumentale preregistrata, che non sempre era equilibrata rispetto agli strumenti sul palco e alla filologia della composizione proposta. Inoltre l’amplificazione non ha permesso di cogliere la particolarità del suono del  prezioso Guarneri del Gesù.

Ciò nonostante, il pubblico, elettrizzato, ha applaudito a ogni singola esecuzione con tanto di standing ovation finale, riconoscendo a Garrett il merito di aver avvicinato alla musica moltissime persone. Nell’intento seppur lodevole di voler far conoscere e riscoprire la musica classica del passato al grande pubblico, però, il rischio – che è apparso ieri sera – è quello che la stessa finisca per essere banalizzata e ridotta a “canzone” da jukebox.