Era il 29 luglio 1983 quando una Fiat 126 imbottita di tritolo assassinò il magistrato Rocco Chinnici. Un delitto di mafia che la figlia del magistrato, Caterina Chinnici ha rievocato nel suo libro E’ così lieve il tuo bacio sulla fronte dedicato al padre.
Da questo scritto Clara Costanzo ha ricavato un testo teatrale (Mio padre, un magistrato) che proporrà domani sera al Teatro Sociale di Camogli (ore 21). In scena la stessa autrice vestirà i panni della figlia di Chinnici e sarà affiancata dalla violinista Alice Nappi.
Rocco Chinnici fu il primo magistrato ad affermare che per combattere la mafia fosse necessario colpirla nei suoi affari economici, chiamò a lavorare con sé Borsellino e Falcone, istituì un pool che dopo la sua morte avrebbe preso il nome di “pool antimafia”, ideò un metodo investigativo apprezzato e ripreso poi dall’FBI, portò la sua testimonianza, per primo, nelle scuole, convinto che parlare con i giovani fosse uno dei mezzi più efficaci per creare nelle nuove leve una coscienza critica nei confronti di Cosa Nostra.
“Lo spettacolo – spiega Clara Costanzo – è nato nel 2015. In occasione della presentazione del libro di Caterina fui invitata a leggere alcune pagine in pubblico. Rimasi folgorata dalla storia che conoscevo solo sommariamente e decisi di andare a fondo nella vicenda del magistrato Chinnici. Ne parlai con il violinista Roberto Izzo e insieme decidemmo di dare vita a uno spettacolo teatrale in cui le parole potessero dialogare con la musica. C’è dunque una partitura alla base della drammaturgia e le musiche create da Izzo si integrano con il testo che ho liberamente tratto dalla lettura del libro. Ci sono anche quattro canzoni in cui le parole sono mie e le musiche di Izzo”.
Lo spettacolo ha debuttato ufficialmente nel 2016: “Da allora – spiega la Costanzo – gira regolarmente nella stessa struttura che presenteremo a Camogli. Unica differenza il cambio del partner musicale: Izzo è in tournée all’estero e a sostituirlo sarà Alice Nappi”.