Nannerl, “La sorella di Mozart” per Rita Charbonnier

Non ci sono solo le dita di Wolfgang Amadeus Mozart in famiglia a danzare sulla tastiera del clavicembalo con impressionante naturalezza. Già a 5 anni, nel 1756, la sorella Nannerl mostrava il suo talento anche se il corpo di donna in futuro non l’aiuterà a coltivarlo, come era prassi all’epoca. Mani lunghe, arrotondate e forti, dai polpastrelli ampi, agili.  Rita Charbonnier autrice del romanzo storico di successo “La sorella di Mozart” per Piemme Bestseller disponibile anche online scrive: “mentre il padre sceglie l’Europa come teatro per le esibizioni di Wolfgang, negli anni Nannerl è costretta a soffocare la sua passione, fino a smettere del tutto di suonare. Da quel momento la sua vita intraprende percorsi più consueti, arrendendosi alle convenzioni imposte dalla società” (approfondimenti qui https://www.ritacharbonnier.it/2008/04/sorella-di-mozart-brava-come-lui/).

La figura di Nannerl, sorella di Mozart, è stata poco esplorata dalla critica. Ottimo il lavoro di Charbonnier che attinge da vari documenti e grazie alla forma del romanzo storico ha contribuito a gettare nuova luce sulla figura di Maria Anna Walburga Ignatia Mozart, nata a Salisburgo il 30 luglio 1751, ma vista soprattutto come contraltare di Wolfang, il genio. “Nannerl era la quarta figlia – scrive Charbonnier-  la madre diede alla luce altri due bambini dopo di lei, che pure morirono in fasce, e alla fine, il 27 gennaio 1756, alle otto di sera, nacque Wolfgang Amadeus. Dal 1762, quando Nannerl aveva poco più di dieci anni e Wolfgang sei, i due bambini furono scarrozzati per tutta l’Europa dall’ambizioso padre, che li faceva esibire davanti alle teste coronate e ai potenti del tempo”. Un rapporto familiare molto stretto, ma non bastò a remare contro le convenzioni del tempo.

Nannerl lasciò la carriera perché la famiglia potesse puntare tutto su Wolfgang Amadeus Mozart, nonostante fosse chiaramente una bambina prodigio, un’ottima interprete e geniale nella composizione (lo stesso Wolfgang nell’epistolario di famiglia ne è sbalordito). Alla fine si logorò anche il rapporto tra i due fratelli, soprattutto dopo il matrimonio  e alla divisione dell’eredità paterna, ma alla morte di Wolfgang Nannerl collaborò coi biografi ed ebbe un ruolo fondamentale per autenticarne le composizioni, promuoverne la diffusione e non spegnerne la memoria. Anche la sua statua citata nel romanzo si può ancor oggi ammirare nella Mozartplatz; negli scavi per i lavori era stato ritrovato un mosaico dalla profetica annunciazione “Hic habitat felicitas, nihil intret mali”.

Tante altre figure del romanzo sono effettivamente reali: il precettore Joseph Bullinger, la cameriera Thresel, il costruttore di pianoforti Burkhardt Teschudi, il compositore Johann Gottfried Eckard e tanti altri (per ulteriori info si rimanda al sito www.ritacharbonnier.com). Il riscatto alla fine Nannerl lo trova da vedova quando si mette a insegnare il clavicembalo tra i suoi  amati spartiti. Oggi Nannerl riposa a Salisburgo, nell’abbazia di S. Pietro e condivide curiosamente il sonno eterno a fianco del fratello di Haydn, Johann Michael.

Per il film con regia di René Féret (Un film con Marie Féret, Marc Barbé, Delphine Chuillot, David Moreau (II), Clovis Fouin) il titolo originale è Nannerl, la soeur de Mozart. Genere Biografico – Francia, 2010, durata 120 minuti).   Cliccare qui https://www.mymovies.it/film/2010/mozartssister/