Il genius loci per sopravvivere alla pandemia: “Genova dalla finestra”. Il libro di Flaminia Tagliasacchi Bisso

Quanto le specificità del territorio possono venire in soccorso in tempi di confinamento forzato, non così difficile da immaginare vista la pandemia al momento irrisolta? A questo e, a ben guardare, a più profondi interrogativi risponde il libro “Genova dalla finestra” per il Geko di Flaminia Tagliasacchi Bisso, nata e cresciuta a Recco, molto conosciuta per l’attività di famiglia (il tempio del gusto  Da O Vittorio). E’ Sommelier professionista AIS, donna del Vino della Liguria e vice presidente del Consorzio Recco Gastronomica, ma soprattutto una profonda conoscitrice del territorio attraverso la lente di Clio della tradizione, della poesia, della storia dell’arte, ma anche di quei profumi e di quei colori che connotano la Liguria. Gli stessi che evocano le righe del libro e le piacevolissime illustrazioni di Noël  Dora Chilton.

Protagonista del volume una donna di mezza età, positiva al virus seppure asintomatica, che trae spunto dal tempo ritrovato per  dipanare un caleidoscopio di emozioni, attimi di quotidianità, gli affetti e i ricordi sulla sua città, Genova la Superba, attraverso  racconti, poesie, immagini.  Quella celebre “Genova mia città intera. Geranio. Polveriera. Genova di ferro e aria, mia lavagna, arenaria”. “Era doveroso alternare i registri – spiega la scrittrice- dai racconti alle poesie con Caproni che hai citato, con Sbarbaro, ma anche coi gioielli storico-artistici come le opere di Merello“. L’intrico aulico-moderno e i diversi piani di lettura rendono il libro una vera e propria chicca, con un ritmo definito, forse con quello stesso  saliscendi delle strade genovesi, ora strette e intime ora aperte e sfacciate con lo sguardo teso verso l’azzurro sconfinato del mare e del cielo rotto dai tetti di case addossate, avviluppate l’una all’altra in verticale.

Non poteva mancare la tavolozza dei sapori e saperi: “C’è un capitolo intitolato ‘A Fugassa’, con la ricetta del nostro piatto tipico -conclude Bisso- e il riferimento al ruolo delle osterie, come punti conviviali e di valorizzazione delle nostre eccellenze”.

Il volume si trova online o in libreria, come la Capurro di Recco.