Una vita in ascolto, dieci conversazioni sulla musica con Michele Trenti

Un curatore amico da tre decenni, testa e piedi nella musica, e uno strabordante comune amore per il sapere e per la bellezza,  che si risolvono nel nome dell’episteme (scienza) e del logos (in questo caso potremmo dire discorso) lungo  una vita piena e dedicata a grandi passioni. Il deus ex machina del volume è Lorenzo Costa, mentre la “vita in ascolto” è quella del Maestro Michele Trenti, ben tratteggiata a più voci ( nell’ordine di apparizione Lorenzo Costa, Giulia Cassini, Fabrizio Giudice, Monica Canu, Francesco Ottonello, Matteo Manzitti, Fabio Capocaccia, Stefano Termanini) all’interno del volume Serel Intenational, Stefano Termanini Editore.

La musica qui è vista come “filoponia”, un amore che si traduce in allenamento, sforzo fisico e mentale, sia quando si parla dei famosi blocchi o difficoltà, anche nelle carriere più blasonate, come quella di Richter, sia quando le difficoltà vengono dalla strada, dal disagio giovanile, ed è il caso della lotta per il riscatto sociale con le orchestre di Abreu.

Già perché le memorie di una vita sono un pretesto, un modo per attraversare la storia, dalle pagine dure della Resistenza alle conquiste delle donne (ebbene sì, é anche citata una orchestra al femminile), sino ai traguardi piccoli o grandi e agli aneddoti su vere e proprie “celeb” dello sport, come Walter Bonatti.

Una nutrita sezione parla del complesso mondo in divenire della pedagogia e dei metodi adottati nei vari Paesi, un’altra tratteggia la figura del chitarrista Bersano e della sua capacità didattica, fino a sconfinare nella scrittura chitarristica , nella figura della direzione d’orchestra e nell’idea del colore del suono articolato in un buon numero di esempi paradigmatici.

E’ utile oggi parlare così a fondo della chitarra? Non solo, a Genova è un vanto. Come ha ricordato Fabrizio Giudice “basti pensare a Paganini; ma già alla fine del Cinquecento ad alcune figure di liutisti, Molinaro e Dalla Gostena in primis (…) mentre nel Novecento a Genova abbiamo avuto molti compositori per chitarra a partire da Mario Barberi a Federico Orsolino, (…) recentemente Roberto Tagliamacco (il direttore del Conservatorio, ndr) è stato premiato a Milano come miglior compositore dell’anno 2020 per chitarra. Ricordiamo poi i molti brani di Andrea Basevi, Raffaele Cecconi, Massimo Lauricella, Luigi Giachino, Gian Enrico Cortese, Alfio Fazio, Edoardo Lattes, che hanno dedicato opere chitarristiche ai valenti esecutori locali”.

Le sezioni con uno sguardo globale, che attraversano tematiche solo apparentemente slegate, sono “Pensare la musica. Tra eredità, prassi e ispirazione” per capire quali siano le trasformazioni silenziose (già, proprio quelle di Francois Jullien, ma applicate alla musica) e quale sia il valore del silenzio tra “blocchi diversi” o in alta quota come nel capitolo “La montagna, cartografia del cuore e frontiera della mente”.  La lettura prosegue così in un crescendo verso “Operare nella realtà con lo sguardo oltre l’orizzonte” che tocca gli aspetti della cultura anche come operazione celebrativa e di marketing, sino ad una profonda “Dedica: il ciclo del 1° aprile”  che inframezza l’altra parte di “Divagazioni sulla  cultura e sull’arte del nostro tempo”, una “finestra critica” sull’oggi, pandemia compresa. Impreziosisce il volume il catalogo delle composizioni originali del Maestro Trenti.

Il volume “Una vita in ascolto. Dieci conversazioni sulla musica con Michele Trenti” a cura di Lorenzo Costa -con premesse del sindaco Marco Bucci e del sovrintendente del Teatro Carlo Felice Claudio Orazi, Stefano Termanini Editore- sarà presentato proprio al Teatro Carlo Felice di Genova”, Auditorium Eugenio Montale, il 10 dicembre alle 17.30. Intervengono gli autori, introducono Claudio Orazi, Lorenzo Costa e Stefano Termanini.