Nel corso di una articolata conferenza stampa, questa mattina il sovrintendente Claudio Orazi e il direttore artistico Pierangelo Conte hanno presentato la programmazione artistica del Carlo Felice per il semestre gennaio-giugno 2022. Qui di seguito una riflessione sul cartellone operistico, rinviando a domani un resoconto sulla stagione sinfonica.
Fra i tanti effetti disastrosi della pandemia si può certamente annoverare il sensibile calo di pubblico registrato in pratica in tutti i teatri italiani. Poche settimane fa, presentando la stagione del Teatro Nazionale, Davide Livermore osservava che il calo si è fatto ancora più evidente nel momento in cui si è tornati alla piena capienza delle sale. Segno che, nonostante da più parti si sostenga che i teatri sono luoghi sicuri, in molti spettatori rimane la paura del contagio.
Il Carlo Felice non ha potuto sottrarsi a questo calo che, anzi, negli ultimi appuntamenti (Bianca e Fernando e l’oratorio San Giovanni Battista) è risultato davvero evidente e preoccupante.
La prossima stagione lirica segnerà il ritorno agli abbonamenti e la scelta del Teatro è stata quella di puntare su nomi “sicuri”, di forte richiamo per i melomani. Ecco, dunque, i quattro “moschettieri” della lirica italiana: Rossini, Donizetti, Verdi e Puccini.
Vediamo, allora, il calendario.
L’apertura, venerdì 28 gennaio, sarà affidata a un dittico originale: lo formano La serva padrona, l’intermezzo più celebre della storia della musica, composto da Giovanni Battista Pergolesi nel 1733 (e protagonista della famosa “querelle des buffons” a Parigi quando venne messo in scena nel 1752) e Trouble in Tahiti di Bernstein, quest’ultimo in un allestimento nato nel 2020, bloccato dalla pandemia e realizzato all’epoca solo online. Lo spettacolo sarà diretto da Alessandro Cadario, per la regia di Luca Micheletti, protagonista in scena assieme a Elisa Balbo. Nel lavoro di Bernstein nel trio jazz canteranno anche Melania Maggiore, Manuel Pierattelli e Andrea Porta. Il dittico sarà replicato nei giorni 29 e 30 gennaio, 4, 5 e 6 febbraio.
Venerdì 18 febbraio (con repliche il 19, 20, 22, 25, 27 febbraio) il sipario si alzerà sulla tragedia lirica Anna Bolena di Donizetti, in un allestimento realizzato in coproduzione con il Regio di Parma. Sul podio salirà Sesto Quatrini, la regia porterà la firma di Alfonso Antoniozzi, con le scene e il video design di Monica Manganelli. Nel cast figurano Angela Meade/Desirée Rancatore (Anna Bolena), Nicola Ulivieri/Alessio Cacciamani (Enrico VIII), John Osborn/Giorgio Misseri (Lord Riccardo Percy), Sonia Ganassi/Paola Gardina (Giovanna Seymour).
Venerdì 25 marzo (repliche il 26, 27 marzo e 1, 2, 3 aprile) andrà in scena Manon Lescaut di Puccini nell’allestimento realizzato in coproduzione con il San Carlo di Napoli, il Gran Teatre del Liceu di Barcellona e il Palau de les Arts de Valencia. Dirigerà Donato Renzetti, la regia, tecnologicamente complessa (secondo quanto dichiarato in conferenza stampa) sarà di Davide Livermore recente protagonista della inaugurazione scaligera, che firmerà con Giò Forma anche le scene. Tra gli interpreti principali Maria Josè Siri/Monica Zanettin (Manon Lescaut),Marcelo Álvarez/ Riccardo Massi /Francesco Pio Galasso (Des Grieux), Stefano Antonucci/Enrico Marabelli (Lescaut).
Venerdì 13 maggio (repliche il 14, 15, 20, 21, 22 maggio) ritorna in scena con la direzione di Jordi Bernàcer Rigoletto di Giuseppe Verdi, nella produzione del Carlo Felice ideata annifa dal compianto Rolando Panerai, ripresa da Vivien Hewitt. Nel ruolo principale il baritono mongolo Amartuvshin Enkhbat affiancato da Enkeleda Kamani/Lucrezia Drei (Gilda), Giovanni Sala/Matteo Falcier (Duca di Mantova), Giorgio Giuseppini/Mariano Buccino (Sparafucile) e Caterina Piva/Valeria Girardello (Maddalena).
L’ultimo titolo prima dell’estate in scena a partire da venerdì 10 giugno (repliche l’11, 12, 14, 15, 16 giugno) sarà Il Turco in Italia di Gioachino Rossini, con la direzione di Christopher Franklin, per la regia di Italo Nunziata, con le storiche scenografie di Emanuele Luzzati, i costumi di Santuzza Calì e un cast vocale formato dai solisti dell’Accademia di alto perfezionamento del Carlo Felice, diretta da Francesco Meli.
In aggiunta, il Teatro ha commissionato e metterà in scena entro giugno l’allestimento in prima assoluta della commedia musicale Zëna (Il viaggio dell’emigrante), un atto unico su libretto di Mauro Graiani e musica di Fabrizio Lamberti. Era previsto come sede di rappresentazione, il Teatro della Gioventù che tuttavia sarà indisponibile ancora per tutto il prossimo anno, essendo stato confermato come sede vaccinale. Si sta dunque cercando uno spazio alternativo.