Un viaggio entusiasmante attraverso le note meno conosciute del grande Niccolò Paganini, alla scoperta di un repertorio sempre poco frequentato, quello cameristico, nonostante la sua grande espressività.
Si presenta così il ciclo di concerti a ingresso gratuito “Gems à la Paganini” che si apre questa sera alle 20.30 nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi. È la prima di una serie di iniziative, musicali e non solo, che interesseranno la città di Genova a maggio, per celebrare il mese della scomparsa del virtuoso ligure.
La rassegna, curata dall’Associazione Amici di Paganini, offre alla città natale del grande violinista cinque appuntamenti con artisti di assoluto rilievo, per scoprire piacevoli aspetti del repertorio cameristico di Paganini e dei compositori a lui vicini.
Ogni concerto sarà introdotto da una illustrazione dei brani e degli aspetti esecutivi, a cura di Cristiano Gualco, primo violino del Quartetto di Cremona e Direttore Artistico degli Amici di Paganini, e dei vari interpreti.
Si inizia, dunque, questa sera alle ore 20.30. In una conferenza-concerto Vittorio Marchese, docente di violino al Conservatorio Paganini eseguirà, commentandole, alcune pagine di Paganini per violino solo, alla scoperta dei segreti di una tecnica che sconvolse il mondo musicale all’inizio dell’Ottocento. Il virtuosismo portato al limite del trascendente e l’invenzione di nuovi effetti tecnici e timbrici conferisce al suono delle musiche paganiniane una caratteristica inconfondibile, che fece parlare di abilità “diabolica” – frutto invece di duro lavoro e dedizione allo studio, portato avanti da Paganini senza la guida di maestri importanti.
Il Trio Chimera, formatosi all’Accademia Stauffer di Cremona, propone l’11 maggio il meraviglioso Trio in Sol minore di Robert Schumann, introducendo il concerto con analisi ed esempi musicali. Schumann, che fu folgorato dall’ascolto di un concerto di Paganini a Francoforte nel 1830, dopo aver trasferito sul pianoforte alcuni Capricci, trovò una strada romantica alla formulazione di un virtuosismo mai esibito, e profondamente innervato di risorse espressive.
Sabato 14 maggio toccherà a Simone Gramaglia, uno dei più affermati violisti italiani, presentare in anteprima musiche paganiniane, tratte dal repertorio violinistico, da lui trascritte e pubblicate per Ricordi, con esecuzioni accompagnate da Fabrizio Giudice – titolare della cattedra al Conservatorio Paganini – alla chitarra.
La settimana che ricorda la morte di Paganini (Nizza, 27 maggio 1840) inizia domenica 22 all’Oratorio di San Filippo, alle 20.30, con il concerto della violinista Francesca Dego che, assieme a Martina Consonni al pianoforte, eseguirà musiche di Rossini, Franck e Ravel, nell’ambito del progetto Il Cannone Giramondo. L’iniziativa è a favore della formazione musicale di bambini delle favelas brasiliane; il liutaio Luiz Amorim, autore di una copia del violino di Paganini metterà poi all’asta lo strumento impiegato – firmato tra gli altri da violinisti come David Garret, Shlomo Mintz, Joshua Bell, Giuseppe Gibboni.
“Gems à la Paganini” si chiude il 25 maggio a Palazzo Tursi con il Quartetto Amai, composto da quattro giovani musiciste – due italiane, una albanese ed una austriaca – per l’esecuzione, preceduta da una guida all’ascolto, del Quartetto op. 59 n. 3 di Beethoven (Razumowsky).
I cinque concerti di “Gems à la Paganini” sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria, via e-mail o WhatsApp (prenotazioni@niccolopaganini.it, tel. 3756039840).
L’accesso alle sale sarà consentito fino all’esaurimento dei posti previsti dalla normativa vigente. Per approfondimenti è consultabile il sito www.amicidipaganini.it