Torna il Festival del Mediterraneo

GENOVA, 29 GIU. Prenderà il via venerdì prossimo a Villa Bombrini (Cornigliano) la trentunesima edizione del Festival del Mediterraneo prodotto da Echo Art con la direzione di Davide Ferrari.

Il nuovo cartellone, dedicato alla natura, si svolgerà nella sua prima parte dal 1° al 17 luglio tra Villa Bombrini a Cornigliano, il Castello d’Albertis sede del Museo delle Culture del Mondo, nell’anfiteatro e nel parco di Forte Begato e la Piscina di Pra’ con nove giornate che mettono al centro la musica e la natura con il loro potere di cura. La seconda parte, in programma a settembre nel Porto Antico di Genova, sarà annunciata in seguito. Ogni appuntamento, insieme ai concerti prevede incontri e workshop. L’inaugurazione (venerdì e sabato) avrò per titolo “Musica e natura si prendono cura”  e sarà all’insegna della musica e della musicoterapia, all’incontro tra culture e generazioni, alla sperimentazione e alla creatività. Workshop su songwriting, corpo e ritmo, canto armonico, concerti di musica indiana, classica, Fado portoghese e del sud Italia trasformeranno i giardini e la villa settecentesca in un ambiente ricco di suoni, scoperte ed emozioni. Come quelle offerte dall’artista tedesco Friedrich Glorian con la performance “Underwood” (venerdì 1) e il workshop “Polyrythmic Body” (sabato 2). L’obiettivo della sua ricerca è rendere udibile il misterioso mondo della foresta e del bosco.

Si passerà a un altro universo musicale con l’indiana Jyotsna Srikanth che venerdì 1 luglio (alle 20,45) eseguirà “The six indian seasons” insieme al Quartetto Nannerl, seguito (alle 21,30) da un concerto vivaldiano proposto dall’Orchestra Giovanile Regionale “Paganini” diretta da Vittorio Marchese.

Sabato 2 luglio si potrà seguire il workshop “Raga and Rasa” tenuto da Jyotsna Srikanth. La sua formazione inizia a 5 anni sotto la guida di sua madre con la musica carnatica, lo stile classico dell’India meridionale. A 6 anni assiste a un’esibizione di violino del virtuoso Kunnakudi Vaidyanathan, che suscita il suo interesse per uno strumento che da allora non ha mai abbandonato. Altra ospite del Festival sarà Dona Rosa con l’incontro “Cantare e non vedere” e il concerto “Il Fado di strada”, in cui sarà accompagnata dal chitarrista Raul Abreu, in programma sabato 2 luglio a Villa Bombrini. Dona Rosa è una cantante portoghese, nata in una famiglia poverissima che all’età di quattro anni, ha perso la vista. Diventata adulta, per non essere di peso, ha abbandonato la famiglia, vivendo in strada. Qualcuno si è accorto della sua bellissima voce e l’ha spinta a mettere in musica il suo destino sfortunato, con un particolare stile di Fado. Le due giornate inaugurali a Villa Bombrini si chiudono sabato 2 luglio con il concerto di Rachele Andrioli, cantautrice salentina tra le voci più belle, carismatiche e significative dell’attuale folk italiano.

La sezione del 31° Festival del Mediterraneo al Castello d’Albertis – Museo delle Culture del Mondo (corso Dogali 18) si tiene in un’unica giornata, martedì 5 luglio, ed è dedicata al Giappone. Si apre alle 20,45 con la lettura degli Haiku, i fulminanti componimenti poetici nati nel XVII secolo, per proseguire alle 21,25 con il concerto “Orodama – L’anima dei suoni” di Shinobu Kikuchi, accompagnata dalla violoncellista Annamaria Bernadette Cristian, musicista ungherese in Italia dal 2002. Forte Begato nel Parco delle Mura sulle alture di Genova, si aprirà alla musica con cinque concerti più uno spettacolo di danza e musica nelle giornate di venerdì 8, sabato 9, domenica 10 e venerdì 15 luglio, tutti realizzati utilizzando la corrente prodotta dal pubblico pedalando su dieci biciclette. Energia pulita che, trasformata da un apposito sistema, alimenterà l’impianto di amplificazione. Circondati dal verde dei boschi e limitando al massimo l’inquinamento con il sistema “musicycle”, si esibiranno l’Orchestra Giovanile Regionale “Paganini” diretta da Vittorio Marchese (l’8), il tedesco Stephan Micus (l’8), il siriano Ashti Abdo (il 9), la siberiana Olena Uutai (il 9), la zimbabwese Stella Chiweshe (il 10), un viaggio sonoro intorno al mondo che si concluderà con l’esibizione di danza e musica “Rasa” con il DEOS e l’indiana Parveen Khan (il 15).

Infine, almeno per questa prima parte del festival dedicato al tema “Nature”, il 16 e 17 luglio ci si sposta alla Piscina di Pra’ per partecipare ad “Akutuk”, un laboratorio di percussioni acquatiche con Lois Zongo, realizzato in collaborazione con il Comune di Sestri Levante.