Ksenia Bomarsi, crescente successo e popolarità per il soprano di grande tessitura e purezza

E’ soprano in pectore, mamma felice di Leonardo di 4 anni e una icona di successo per tutti, non solo per gli appassionati della musica. Sarà per la grande preparazione e tecnica unita a doti interpretative non comuni, per la voce di ottima tessitura e assoluta purezza, per la costante dedizione al perfezionamento che alterna con una vita “normale”, con empatia e con un modo di fare da antidiva. Eppure Ksenia Bomarsi ne ha fatta di strada da quando ha iniziato, giovanissima, lo studio della musica a Mosca nell’Ensemble di Vladimir Loktev. Si è distinta ben presto esibendosi in molte sale prestigiose come la Reggia del Kremlino (Mosca), la Filarmonica di P.I. Tchaikovsky, Complesso Olimpico di Mosca, la Grande Sala del Conservatorio di P.I. Tchaikovsky,  il Teatro dell’Esercito Sovietico e molti altri. La carriera solistica infatti è iniziata a 15 anni, con tournée in Italia, Belgio, Francia, Ungheria, Slovenia, Ucraina, Russia, Austria. Ha perseguito il diploma in canto nel 2009 presso il college dell’Accademia Musicale del Conservatorio Statale di Mosca “P.I.Tchaikovsky “ e nel giugno del 2014 si è laureata in canto presso l’Università del Conservatorio Statale di Mosca P.I. Tchaikovsky. Così sono arrivati i grandi ruoli nei principali teatri da Musetta a Norina, da Donna Anna a Violetta. Genovese di adozione da diversi anni, è rimasta ipnotizzata dal fascino verticale della città, dalle sue vertigini, dai tesori d’arte spesso nascosti, dall’arte sacra come quella della Chiesa del Gesù, altissima espressione del barocco internazionale a Genova, con opere di Rubens, Vouet e Carlone. E’ assidua frequentatrice di mostre, ovviamente concerti, ama il mare e ne respira il ritmo praticando sport e barca.

Ksenia Bomarsi [questa e successive: Fotografia Giorgia Borneto // make up Anna Olivieri]

Recentissimo il suo successo nel ruolo di Oscar nel Ballo in Maschera verdiano al Teatro Carlo Felice di Genova, apprezzata dalla critica e dal pubblico con lunghi applausi. Resta nella mente il suo “Saper Vorreste” e la capacità di restituire la complessità del personaggio.  Oscar è un ruolo ricco di sfaccettature – spiega il soprano Ksenia Bomarsi -, fidato e sincero, ma anche scaltro e, a un certo punto, traditore, che cambia il tono dell’opera con vitalità e accorciando le distanze tra palco e pubblico”. In un certo senso condensa quel modo di fare pirotecnico shakespeariano con la gaiezza di certe pagine di Mozart. “E’ un personaggio di cui mi sono innamorata fin da subito – continua Bomarsi – anche perché è sfidante, sia per varietà tecnica sia emotiva. Per trovare un approccio corretto è indispensabile comprendere fino in fondo il suo legame con Riccardo. C’è poi una scena, tra le altre, molto difficile perché ci si trova in bilico tra due opposti, verrebbe da dire che si sente l’urgenza di esprimere due personaggi in uno. E’ il momento della profezia di Ulrica, ammirata da tutti per il fascino di prevedere il futuro, ma non da Riccardo che resta con i piedi per terra e sfida la sorte. In quel momento deve passare il concetto della fascinazione verso l’indovina, ma anche l’ammirazione verso il padrone che dimostra tutto il suo valore e la sua sprezzanza del pericolo. Mi ha aiutata molto il regista Leo Nucci per penetrare il particolare rapporto tra Riccardo e Oscar, a livello affettivo,  che sfocia poi nella tragedia quando Oscar comprende la portata del suo suggerimento sulla vestizione nel bel mezzo del famoso Ballo in Maschera, determinante per la resa dei conti. Lo stesso fondamentali le indicazioni di Salvo Piro e, per le scene  di Carlo Centolavigna”

Sicuramente Oscar è un personaggio che piace a tutti, e che crea una sorta di spartiacque nell’opera. “Indubbiamente nel primo atto con il famoso Do tenuto, un lamento di dolore che viene dalle viscere, drammatico e allo stesso tempo di una purezza incredibile – spiega Ksenia Bomarsi – in cui tutto si ferma in sospensione dando l’idea di quello che può succedere.  Un momento fondamentale anche a livello di scena.  Per realizzarlo abbiamo lavorato sodo. Leo Nucci mi ha guidata con grande cura e attenzione, anche nelle prove sa parlare con gli occhi, al pari del direttore d’orchestra Donato Renzetti, a capo di una compagine di musicisti straordinari, punto di riferimento nelle recite. Bravo il coro, capitanato da Claudio Marino Moretti, nel complesso è stata un’esperienza che resterà impressa con tutta la positività che merita. L’atmosfera del Carlo Felice è unica, abbiamo portato avanti un lavoro di squadra, una bella atmosfera di sostegno da parte di tutti e una tangibile amicizia nel dietro le quinte. Alle prove mi sono fermata anche nelle parti in cui non ero coinvolta, ho imparato tantissimo da questi grandi nomi che sono scolpiti già a lettere d’oro nella grande musica e sì, mi sono anche emozionata e commossa. La musica arriva dritta al cuore, anche chi non ha avuto il dono di poterla approfondire. Se in certi momenti sente la pelle d’oca o quel groppo in gola allora ha la sensibilità di penetrarla, seppur senza saper leggere le note”. E l’educazione musicale è un settore su cui in Italia ci sono parecchie criticità, ma su cui si sta lavorando, basti pensare all’istituzione recente, di grande valore, degli asili ad orientamento musicale  a Genova. Partendo dalle indicazioni di Maria Montissori, vi si esplorano con laboratori tematici suoni e voce, oltre a vivere delle vere e proprie esperienze con i professionisti di settore. Un modo per far passare il concetto che la musica è un linguaggio, al pari dell’italiano e della lingua inglese, ad esempio e tanto più nel Paese del bel canto.

Credo molto nei giovani, ancor prima di realizzarmi come mamma. Mio figlio è già ben seguito a Cornigliano all’Istituto Calasanzio dove ha delle bravissime educatrici ed ama la musica. Io stessa cerco di avvicinare bambini e ragazzi all’opera e alle sette note, coinvolgendo le scuole nelle rappresentazioni e ascoltandoli, dando loro spunti di riflessione. Sono contentissima di essere seguita sui Social e in particolare su Instagram da così tanti ragazzi e ragazze, rispondo personalmente e mi piace interagire, mi arricchisce molto. E’ un modo di restituire quello che ho avuto”.  Un personaggio per cui è molto amata è Violetta, basti pensare alle critiche positive nelle esibizioni alla Grande Sala del Conservatorio Tchaikovsky di Mosca  o al Luglio Musicale Trapanese,  ed è anche uno dei primi che l’ha affascinata da studentessa. Una sfida, centrata con determinazione e cuore. “Violetta è un personaggio che mette alla prova – commenta il soprano – importante a livello tecnico, di resa dei colori e degli stati d’animo con una quantità di materiale enorme. Riassumerlo in poche righe è impossibile, si rischierebbe di banalizzarlo. Un ruolo che ho metabolizzato studiandolo nel tempo, se invece mi chiedete una grande sfida non posso fare a meno di citare una vera e propria corsa contro il tempo. Mi era capitata l’occasione, anni di fa, di sostituire una parte per lo Stabat Mater di Pergolesi, circa 56 pagine in latino in pochi giorni. Non mi sono persa d’animo, ho studiato la traduzione in italiano, mi sono creata delle immagini mentali e poi sono passata alla memorizzazione in latino col supporto della musica. E’ stata una enorme soddisfazione. A luglio di quest’anno lo porteremo al Teatro di Savona e ad Asti con la regia di Renato Bonaiuto e il mezzosoprano Sofia Janelidze, sarà una grande emozione con un taglio decisamente da vedere”. Altro appuntamento in programma a Genova,  già  fissato per il 18 marzo con le arie più famose della lirica italiana e repertorio russo a Palazzo Spinola insieme al noto pianista Maestro Roberto Mingharini. La redazione de L’Invito li seguirà!

BREVE BIOGRAFIA
Ksenia Bomarsi –  Inizia lo studio della musica all’età di 9 anni a Mosca nell’ Ensemble di Vladimir Loktev. A 15 anni ha iniziato a cantare come solista musiche di compositori classici Russi ed Europei in molti paesi Italia, Belgio, Francia, Ungheria, Slovenia, Ucraina, Russia, Austria. Si diploma in canto nel 2009 presso il college dell’Accademia Musicale del Conservatorio Statale di Mosca “P.I.Tchaikovsky “ e nel giugno del 2014 si Laurea in canto presso l’Università del Conservatorio Statale di Mosca P.I. Tchaikovsky. Il suo debutto avviene nei seguenti ruoli:
Marzo 2013 nella Sala Maggiore del Conservatorio di Mosca debutta il ruolo di Musetta nella “Bohème” di G. Puccini. Direttore d’orchestra -A.A. Petuhov. Regia- B.Persiyanov. Aprile 2014 nella Grande Sala del Conservatorio P.I. Tchaikovsky debutta il ruolo di Violetta nella Traviata di Giuseppe Verdi. Direttore- A.A.Petuhov. Regia-B. Persiyanov. A Febbraio 2015 debutta il ruolo di Norina nel “Don Pasquale” di G.Donizetti al Teatro Comunale di Bologna. Direttore d’orchestra Giuseppe la Malfa. Regia di Gianni Marras. Ad Agosto 2015 debutta il ruolo di Donna Anna nel Don Giovanni di A.Mozart al Teatro Mancinelli di Orvieto. Maestro concertatore Vittorio Parisi. Regia di Gabriella Ravazzi. A Luglio 2016 debutta nel ruolo di Funny nell’opera La Cambiale di Matrimonio di G.Rossini al Teatro Mancinelli di Orvieto. Maestro concertatore Vittorio Parisi. Regia di Stefano Piacenti. Ad Agosto 2016 si esibisce nel ruolo di Musetta nell’opera Bohème di G.Puccini al Teatro Mancinelli di Orvieto. Maestro concertatore Maurizio Arena. Regia di Gabriella Ravazzi. Ad Aprile 2017 si esibisce nel ruolo di Eva nell’opera La Creazione di Joseph Hayden in San Marco a Milano in diretta RAI Radio 3. Direttore Martinho Lutero Galati de Oliveira. A Novembre 2017 si esibisce nel Requiem di Mozart al Metropolitan Cattedral di San Paolo Brasile. Direttore Martinho Lutero Galati de Oliveira.
A Dicembre 2018 si esibisce nel ruolo di Treemonisha nell’opera Treemonisha di Scott Joplin a Milano. Direttore Martinho Lutero Galati de Oliveira. Nella stagione 2019-20, dopo aver superato l’audizione, il Teatro Carlo Felice di Genova le assegna il ruolo di Oscar in Un ballo in maschera, produzione rinviata alla stagione successiva a causa della pandemia. Ad Ottobre 2020 si esibisce nel ruolo di Soprano nello Stabat Mater di G.B.Pergolesi al Teatro Coccia di Novara. Direttore d’orchestra Matteo Beltrami. Regia di Renato Bonaiuto. Ad Agosto 2021 si esibisce nel ruolo di Violetta della Traviata di Giuseppe Verdi al Luglio Musicale Trapanese. Direttore d’orchestra Azzurra Steri. Regia di Teresa Gargano .A Novembre 2021 si esibisce nel ruolo di Violetta della Traviata di Giuseppe Verdi al Luglio Musicale Trapanese. Direttore d’orchestra Azzurra Steri. Regia di Teresa Gargano Ad Aprile 2022 si esibisce nel ruolo di Soprano nello Stabat Mater di G.B.Pergolesi in Austria a Hohenems, Schlosspalast. Direttore d’orchestra Franz Raml A Giugno 2022 si esibisce nel ruolo di Soprano nella Messa 167 di Franz Schubert, nella Basilica di San’Ambrogio a Milano. A Novembre 2022 Recital Lirico al Teatro Sociale di Camogli con il Maestro Roberto Mingarini. A Gennaio 2022 con grande successo debutta al Teatro Carlo Felice di Genova nel Ruolo di Oscar in Un Ballo in Maschera di G. Verdi. Direttore d’orchestra Donato Renzetti. Regia di Leo Nucci ripresa da Salvo Piro.

Prossimi impegni: ➢ 18 Marzo 2023 Concerto Lirico a Palazzo Spinola a Genova ➢ Luglio 2023 Stabat Mater di G.Pergolesi al Teatro di Savona ed Asti con la regia di Renato Bonaiuto Svolge attività concertistica in Italia ed Europa.