Alexandre Tharaud, concerto di grande caratura alla Gog

E’ un grande pianista francese, Alexandre Tharaud, il protagonista di uno dei concerti di maggiore interesse del cartellone 2023/2024 della GOG al Teatro Carlo Felice di Genova contrassegnato da una vera e propria acclamazione e i canonici due bis. Un solista ricercato, che si esibisce con le orchestre più importanti del mondo, e che ritorna dopo 15 anni di assenza, di maturazione e di successi. Spasmodica l’attenzione ai colori e all’interpretazione che non snatura le pagine dei prediletti francesi.

Alexandre Tharaud si connota in realtà per un vasto repertorio che affonda le sue radici nel barocco (Couperin, Rameau…), ma è sulle pagine di Chopin, Debussy, Rameu che è universalmente acclamato tra i migliori pianisti francesi contemporanei dalla critica. L’integrale pianistica di Maurice Ravel di cui è interprete è un riferimento per addetti ai lavori e appassionati. In Italia è stato spesso ospite dell’Accademia di Santa Cecilia ed ha suonato per le principali associazioni concertistiche, in particolare a Firenze e a Milano. Per la Gog il concerto è iniziato con otto pezzi di Francois Couperin , tra cui hanno spiccato per bellezza di interpretazione Le Carillon de Cythéere e Les Ombre errantes. Qui con estrema chiarezza la trasparenza della scrittura ha reso agile l’architettura sonora senza lasciare in secondo piano la cifra personale, seppur sempre con scintillante rigore.

Godibilissimi i sei preludi del Libro I di Claude Debussy con un pianismo profondamente estetico. Piace molto al largo pubblico il celebre La fanciulla dai capelli di lino ispirato a un canto scozzese dalla delicatezza sonora inconfondibile che non passa mai nel lezioso grazie a delicate scelte stilistiche oppure La Cattedrale sommersa ispirata alla leggenda brettone della città d’Ys che riemerge all’alba in cui prevale il moto delle onde e l’uso onomatopeico della tastiera con grande maestria e virtuosismo. Finale esplosivo con opere iconiche di Satie come Gymnopédie n.1 capace di toccare le corde più malinconiche dell’ascoltatore sino risolverne ogni turbamento in un moto perenne di tensione e distensione e poi con brani scelti di Ravel tra cui la Pavane , rievocazione di danza che riporta come immagine mentale ai quadri di Velázquez. Incanta La Valse, trascrizione di Alexandre Tharaud, tanto che il pianista conquista letteralmente il pubblico: applausi lunghissimi sino all’accensione totale delle luci.

Il prossimo, atteso concerto della Gog si terrà il  12 febbraio alle 20.30 al Teatro Carlo Felice di Genova con  il Trio Wanderer che omaggerà Schubert e il Romanticismo tedesco e rifacendosi al leitmotiv del “viaggio delle meraviglie”, tutte le informazioni qui.