Teatro Nazionale: si riparte con la drammaturgia contemporanea

Finalmente, tocca ai Teatri. Si riparte. Dopo il via libera al campionato di serie A (a porte chiuse, ma con i tifosi ad abbracciarsi e far festa per le strade) il pubblico potrà trovare posto in platea (a distanza di sicurezza) e godere nuovamente di una commedia, di un’opera, di un concerto. La cultura, si è detto nelle scorse settimane, non si è mai fermata. Ma un conto è assistere a uno spettacolo filtrato attraverso uno schermo (per quanto bello, per quanto coinvolgente), un conto è avere gli interpreti lì, in carne ed ossa e trasmettere direttamente le proprie emozioni.

Dunque, il Teatro Nazionale ha confezionato un pacchetto di proposte per l’estate per tornare a dialogare direttamente con il proprio pubblico.

Si partirà giovedì prossimo nel Cortile di Palazzo Ducale con la rassegna “Homo ridens” curata da Luca Bizzarri e Giorgio Gallione. Sei appuntamenti (ore 18,30) di mezz’ora l’uno dedicati a testi comici di altrettanti autori e affidati alla lettura di due attori per volta. Ad aprire la rassegna Lisa Galantini e Giua con pagine di Stefano Benni. Seguiranno letture da David Sedaris (2 luglio), Carla Signoris (9 luglio), Enrica Tesio (15 luglio), Umberto Eco (22 luglio) e Marco Presta (29 luglio).

Lisa Galantini leggerà Benni

 

Il 1° luglio al Teatro Modena prenderà invece il via la rassegna di drammaturgia contemporanea, un appuntamento tradizionale per il Teatro Nazionale che da decenni, come ha ricordato nella conferenza stampa il direttore Davide Livermore,   affronta con  attenzione la produzione odierna, italiana e straniera, e lo fa coinvolgendo spesso attori e registi giovani. Molti dei testi inseriti nelle passate rassegne hanno poi trovato una loro collocazione nella stagione ufficiale, a dimostrazione della bontà della ricerca e della sperimentazione portata avanti in questi anni. Il ciclo è curato da Giorgio Gallione e Andrea Porcheddu e prevede tre titoli:  Fly me to the moon di Marie Jones (1° ottobre, Teatro Modena), traduzione e regia di Carlo Sciaccaluga con Alice Arcuri e Eva Cambiale, Io amo la morte, come voi amate la vita di Mohamed Kacimi (8 luglio, Sala Mercato), traduzione e regia di Barbara Alesse con Lorenzo Satta e Alessio Zirulia e  Per le parti di lei che sono mie tre racconti di Maurizio De Giovanni (25 luglio, Teatro della Corte) regia di Mercedes Martini con Federica Granata, Lisa Lendaro e Lucia Fontanelli.

Carla Sciaccaluga, curerà la traduzione e la regia di “Fly me to the Moon”

 

In luglio è previsto anche la partenza di un TIR teatrale che porterà uno spettacolo in giro per la Regione. L’idea è già stata sperimentata da Livermore tre anni fa in Spagna quando mise in scena con questo sistema Bastiano e Bastiana di Mozart. Quello stesso spettacolo sarà ora realizzato in collaborazione con il Carlo Felice e sono in via di definizione le “piazze” che accoglieranno l’iniziativa.