Sarà all’insegna di Niccolò Paganini il prossimo mese di ottobre a Genova.
Paganini è stato il primo divo rock della storia della musica, capace di entusiasmare le folle di tutta Europa con il suo virtuosismo e la personalità travolgente ed è stato anche il primo musicista davvero europeista: il suo estenuante tour, durato sei anni, lo ha portato a esibirsi in centinaia di città fra Germania, Austria, Polonia, Paesi Bassi, Francia, Inghilterra, Irlanda e Scozia, inaugurando un rapporto con il pubblico che avrebbe poi ereditato Franz Liszt in pieno romanticismo.
Genova, dunque, sua città natale, proporrà ai suoi cittadini e ai tanti turisti, dal 4 al 28 ottobre, un fitto carnet di appuntamenti quanto mai variegati e adatti a tutti i gusti. Un insieme di proposte nato dall’idea di dar vita a un “sistema Paganini”, in grado di coordinare e raccogliere le diverse iniziative, per costituire un unico ampio e strutturato cartellone dalla forte valenza turistica e culturale.
Il Paganini Genova Festival, giunto alla sua quinta edizione, è organizzato dall’Associazione Amici di Paganini con la Regione Liguria, il Comune di Genova, la Fondazione Teatro Carlo Felice, il Conservatorio “N. Paganini” di Genova e la Fondazione Hruby.
Il cartellone (premiato quest’anno dal Ministero della Cultura con l’inserimento nel FUS – Fondo Unico per lo spettacolo) risulta ricchissimo, fra concerti, conversazioni sulla musica ma anche sull’arte pittorica (la ritrattistica nell’Ottocento) e sulla gastronomia (come si mangiava a Genova all’epoca di Paganini?), presentazioni di libri, laboratori didattici, spettacoli, visite guidate, masterclass. Il Comune di Genova, inoltre, ha deciso di riportare in ottobre il
Premio Paganini, la cui nuova edizione, dunque , si svolgerà all’interno del Festival stesso, dal 16 al 24 ottobre prossimo. E il 24, giorno della finale del Premio sarà anche inaugurata una statua in onore di Paganini.
Particolarmente importante, per questa edizione, è la scelta dei luoghi: dall’Oratorio di San Filippo a Palazzo Ducale, dalla chiesa di San Donato a Palazzo Tursi, gli spazi che ospitano appuntamenti disegnano una mappa della città che racconta la storia del genio del violino.
LE DICHIARAZIONI
«Il programma del Festival è molto ricco con importanti novità, in sintonia con una più ampia politica culturale dell’amministrazione regionale, tesa a favorire quelle attività culturali che sappiano fare rete e costituiscano anche un volano turistico ed economico. Questi elementi di novità e queste sinergie, così ben realizzate all’interno del Festival motivano il convinto sostegno regionale a questa iniziativa di grande prestigio. Di particolare rilievo in quest’anno è la coincidenza del Festival con la 56° edizione del Concorso Internazionale di violino “Premio Paganini”, che nella sua lunga storia ha qualificato la città di Genova di un evento culturale di rilievo mondiale che dalla sua fondazione ha laureato artisti importanti, tra i quali, Gyorgy Pauk, Gerard Poulet, Salvatore Accardo, Ghidon Kremer, Ilja Grubert e, in tempi più recenti, Massimo Quarta, Giovanni Angeleri, Leonidas Kavakos, Ilja Gringolts e Sayaka Shoji, rappresentando di fatto un ottimo trampolino di lancio per le loro carriere artistiche»”.
Giovanni Toti, governatore della Regione Liguria
«Il Comune di Genova prosegue il proprio impegno di valorizzazione della figura di Paganini, patrimonio di eccellenza della nostra cultura, e del suo violino, il “Cannone”, che è stato definito dalle televisioni statunitensi “il più importante strumento musicale al mondo”. Da quest’anno il Comune ha deciso di riportare al mese di ottobre il Premio Paganini, che giunge alla 56ma edizione e che dal 2015 ha cadenza triennale; si crea così una sinergia virtuosa con il Paganini Genova Festival ed un cartellone di appuntamenti davvero importanti nel nome di colui il cui genio ha improntato come pochi altri artisti lo sviluppo della musica e della cultura moderna».
Marco Bucci, sindaco di Genova
«Questa quinta edizione del Festival di Paganini si muove nel solco degli eventi dell’estate appena conclusa: valorizza luoghi e contenuti. Luoghi perché i vari appuntamenti si sviluppano all’interno di veri e propri monumenti simbolo per la vita del più grande violinista al mondo, contenuti perché con questa manifestazione si propongono laboratori, ma anche spettacoli, visite guidate e masterclass. Ed è bello sottolineare come ci sia una parte rivolta ai giovani musicisti che culmina con il Premio Paganini le cui prove finali sono ancora una volta ospitate dal Teatro Carlo Felice. Si tratta dunque di una proposta culturale ampia con la collaborazione tra il pubblico e il privato che valorizza ancora una volta la figura di Niccolò Paganini».
Ilaria Cavo, assessore a Cultura e spettacolo della Regione Liguria
«Una nuova, grande stagione dedicata a Nicolò Paganini. Torna, e siamo alla quinta edizione, il Paganini Genova Festival, che nel mese di ottobre vedrà Genova come palcoscenico di tutti gli eventi legati alla figura del grande violinista Un’offerta significativa, che vuole accrescere la conoscenza intorno alla dimensione umana di questo nostro illustre concittadino. Il cartellone, quest’anno inserito nel Fondo Unico per lo spettacolo, comprende 30 eventi, molti dei quali rivolti ai giovani, e dedica una sezione al compleanno del grande violinista, nella quale trovano posto le fasi finali del 56° Premio Paganini».
Barbara Grosso, assessore alle Politiche culturali del Comune di Genova
«Nonostante le difficoltà del momento che mettono continuamente in forse le programmazioni artistiche, il Festival si ripresenta nella sua consolidata struttura che ne ha fatto ormai un appuntamento tradizionale per i genovesi e non solo. Come nelle precedenti edizioni saranno ospiti artisti di levatura internazionale, affiancati da giovani talenti emergenti. E come nelle precedenti edizioni Paganini, con la sua forte personalità artistica e umana, sarà il fulcro di programmi che spazieranno tuttavia dal barocco alla contemporaneità».
Roberto Iovino, presidente degli Amici di Paganini
«Genova, città natale di Paganini, che in passato non sempre ha saputo cogliere le potenzialità di una figura così rappresentativa e ammirata nel mondo, ha finalmente imboccato con decisione la strada di una valorizzazione del patrimonio culturale lasciato dal grande artista, un’eredità musicale, certo, ma anche nel campo del costume, delle tradizioni nei campi più diversi».
Michele Trenti, direttore artistico del Paganini Genova Festival
«Il Teatro Carlo Felice è stato sede, a pochi anni dalla sua apertura, nell’autunno del 1834, di due concerti del virtuoso, e dal 1963 ospita nelle sue sale le prove finali dei candidati al Premio Paganini, che quest’anno si terranno il 23 e 24 ottobre con l’Orchestra del Teatro Carlo Felice diretta da Sergei Krylov. Come Sovrintendente del Teatro Carlo Felice auspico che le collaborazioni con le associazioni più rappresentative della città di Genova e dell’intera Liguria, rivolte alla riscoperta del patrimonio musicale che ne caratterizza la storia, siano l’architrave delle politiche del futuro così come la condivisione di memoria e conoscenza lo strumento di attuazione. Proprio come la musica di Paganini, che proietta la genialità italiana in tutto il mondo».
Claudio Orazi, sovrintendente del Teatro Carlo Felice
«Anche quest’anno il Conservatorio Paganini si trova con grande piacere, ad essere presente all’interno del Paganini Genova Festival. Nel confermare il forte legame tra istituzioni che vedono nella divulgazione della musica e nella valorizzazione degli Studenti, un dovere imprescindibile, nell’ambito della vita della nostra città, si auspica una ricerca sempre più attenta dei valori e dell’eccellenze che aiutano una ulteriore crescita dei nostri giovani».
Roberto Tagliamacco, direttore del Conservatorio Niccolò Paganini
«Il Paganini Genova Festival significa tanto per la città di Genova e per l’Italia intera, e significa tanto anche per noi stessi soggetti pubblici e privati impegnati in questa manifestazione ed impegnati più in generale a costruire una nuova normalità e un futuro fondati sul valore della sicurezza e sul valore del patrimonio culturale, della musica e del talento come elementi di coesione e di crescita culturale, economica e sociale del nostro Paese. Genova è pronta ancora una volta a mostrare il suo fascino e il livello della sua proposta culturale attraverso uno degli eventi di maggior prestigio nel panorama nazionale, ed è pronta a presentare con questo Festival un modello di collaborazione tra pubblico e privato che nel corso del tempo ha dato ottimi frutti».
Carlo Hruby – vice presidente Fondazione Enzo Hruby
IL PROGRAMMA
I trenta eventi del Paganini Genova Festival, concentrati in meno di un mese, sono suddivisi in quattro filoni – “Paganini per tutti”, “Approfondimenti”, “Paganini Young” e “KIDS” – e in tre periodi: “Genova, la città di Paganini”, “Hommage à Paganini” e “For Paganini’s Birthday”. È in quest’ultima tranche che trovano posto le fasi finali del 56° Premio Paganini, organizzato dal Comune di Genova.
La musica: “Paganini per tutti”
Portare Paganini in tutte le case, con interpreti di fama internazionale che restituiscano la magia del violino e del virtuosismo, nell’incessante ricerca musicale del bello. Risponde alla filosofia dell’intero Festival l’evento di inaugurazione, il 4 ottobre all’Oratorio San Filippo: il concerto della violinista americana Nancy Zhou, già primo premio ai concorsi di Harbin in Cina e all’Isaac Stern Competition di Shangai nel 2018 con il pianista italiano Stefano Musso.
Altro grande nome internazionale, quello di Lisa Jacobs, in duo, il 7 ottobre sempre all’Oratorio San Filippo, con il pianista Dario Bonuccelli: formatasi, giovanissima, nei Paesi Bassi, riconosciuta per le esecuzioni appassionate e la presenza scenica, la violinista renderà omaggio a Paganini con un programma di sicuro richiamo. Toccherà al Cenacolo Musicale, venerdì 8 ottobre al Monastero di Santa Chiara, condurre il pubblico in un viaggio nel Seicento, grazie a un concerto in collaborazione con Le Vie del Barocco. Paganini incontrerà Piazzolla nel concerto del chitarrista Fabrizio Giudice, sabato 9 ottobre alle 11 nella piazzetta Cassa di Risparmio della Carige, seguito, lo stesso giorno alle 20.30 alla Chiesa di San Donato, dal Quartetto Paganini, impegnato su musiche del genio ligure. Grande attesa, il 10 ottobre al Salone del Minor Consiglio di Palazzo Ducale, per il concerto del mezzosoprano Elena Belfiore con il pianista Roberto Mingarini. La cantante genovese darà una chiara idea, attraverso le musiche di Paganini, Rossini e Liszt, dell’incontro tra la voce e il virtuosismo. Sono “Paganini per tutti” anche l’ensemble La Fête Galante, di scena il 12 ottobre all’Oratorio San Filippo, e il recital di chitarra di Federico Briasco, in programma il 14 ottobre, ultimi eventi prima del Premio, le cui prove eliminatorie si terranno al Carlo Felice il 16 e il 17 ottobre, mentre le semifinali sono in programma il 19 e il 20 ottobre. Il concerto del pianista Sergio Ciomei, il 21 ottobre al Palazzo della Meridiana, precede le finali del 56° Premio Paganini, al Carlo Felice il 23 e il 24 ottobre. Doppio concerto finale per Kevin Zhu, vincitore del Premio Paganini nel 2018 e altro grande nome internazionale del Festival: il 27 ottobre, nel salone di rappresentanza di Palazzo Tursi (con il Cannone, il mitico violino appartenuto a Paganini e per l’occasione concesso dal Comune di Genova, trasmesso in diretta streaming), e il 28, nella chiesa di San Salvatore, in duo con la pianista Elisa Tomellini.
Le parole: “Approfondimenti”
Mai, come oggi, sentiamo il bisogno di incontrarci e di parlare delle nostre passioni. Nascono con questo intento gli otto “approfondimenti” del Paganini Genova Festival. Il primo, “A pranzo con Paganini”, è in programma mercoledì 6 ottobre nel Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi, in collaborazione con l’Accademia italiana della Cucina, protagonista il giornalista Paolo Lingua. L’8 ottobre all’Accademia Ligustica di belle Arti si parla di “Ritratti e ritrattisti ai tempi di Paganini” con Giulio Sommariva, conservatore del Museo dell’Accademia Ligustica. Stessa sede, il 18 ottobre, per l’importante momento di confronto musicale su Luigi Cortese, a cura di Roberto Iovino con Ines Aliprandi, titolare di cattedra di Poesia per Musica e Drammaturgia musicale al Conservatorio Niccolò Paganini di Genova, Michele Carraro, pianoforte, Lorenza Cevasco, canto, Nicole Olivieri, flauto, Carola Puppo, violoncello, Lilia Yakushin, pianoforte.
Si parlerà, invece, di “Il Premio Paganini, storie di un grande concorso” nel Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi, nella conversazione con Roberto Iovino e Nicole Olivieri, in programma giovedì 21 ottobre. Stessa sede, il giorno successivo, per la presentazione del libro “Paganini, le violoniste du diable” di Laure Dautriche (ed. Tallandier) con Roberto Iovino e del “Concerto superbo per violino e orchestra”, composto e registrato da Oleksandr Pushkarenko con Michele Trenti.
I tre ultimi incontri fanno invece parte di “For Paganini’s Birthday”. Il primo è il convegno, in programma lunedì 25 e martedì 26 alla Biblioteca Berio, dal titolo “Paganini: genesi ed eredità di un mito”, a cura del Centro Paganini per la Ricerca e la Didattica, con il patrocinio della Società Italiana di Musicologia e dedicato alla memoria di Alberto Cantù, trasmesso in diretta streaming. Vedrà coinvolti i maggiori studiosi del virtuoso genovese, giunti da tutto il mondo. Martedì 26 ottobre, all’Oratorio San Filippo, Matteo Manzitti presenterà “Partiture musicali come mappe da decifrare”, in collaborazione con il Festival della Scienza e con Eutopia Ensemble, mentre il 28 ottobre al Teatro Carlo Felice si chiude il Festival con l’incontro pubblico “Paganini domani”.
Il futuro: Paganini Young e Paganini KIDS
La masterclass di Francesca Dego, violinista italo-americana apprezzata in tutto il mondo, è la punta di diamante della sezione Young del Paganini Genova Festival. Dego, che ha già legato il suo nome a quello del genio genovese, incidendo per Chandon Records una scelta di opere eseguite sul leggendario “Cannone”, condurrà a Palazzo Senarega la sua “Young Violin Masters”, a cura del Centro Paganini per la ricerca e la didattica e in collaborazione con il Conservatorio Niccolò Paganini. Le lezioni sono in programma il 13 e il 14 ottobre, mentre il 15, all’Oratorio San Filippo, è previsto il concerto degli allievi.
È sempre dedicato al pubblico di oggi e di domani anche il “Paganini Live Show”, a cura di Elisa Moretto, con la compagnia “Le corde vibranti”, di scena all’Oratorio San Filippo, sabato 16 ottobre. Uno spettacolo frizzante, pieno di colpi di scena, dedicato alla vita di Paganini, con il soprano Federica Salvi, il baritono Giulio Ceccarelli, la violinista Rita Maglia, la pianista Masha Kirillova e il chitarrista Katsumi Nagakoa.
“La grande mappa europea dei viaggi di Niccolò Paganini, primo artista in tour della storia della musica classica” è infine il titolo della conferenza della musicologa Clarissa Biscardi, in collaborazione con il Festival della Scienza: l’appuntamento con i viaggi di Paganini è mercoledì 27 ottobre alla sala dei Chierici della Biblioteca Berio.
IL PREMIO
Nell’ambito del “Paganini Genova Festival” si svolgerà pure il Concorso Internazionale di violino “Premio Paganini”, organizzato dal Comune di Genova, uno fra i più prestigiosi a livello mondiale, tra i fondatori della Federazione Internazionale dei Concorsi di Ginevra.
Nonostante la crisi generale determinata dalla pandemia, sono stati ben 103 i violinisti che da tutto il mondo hanno inviato la loro candidatura: un segnale forte di attaccamento a questa manifestazione che ha laureato in passato alcuni fra i maggiori violinisti del Novecento, da Accardo a Zhislin, da Kremer a Kavakos, da Quarta a Sayaka Shoji.
Il Premio si svolgerà dal 16 al 24 ottobre e durante le sue prove il programma del Festival offrirà manifestazioni “collaterali”, fra conversazioni e iniziative didattiche per i più giovani. Alle prove in presenza sono stati ammessi, come da regolamento, trentadue candidati, età compresa fra i 16 e i 30 anni, 20 ragazze e 12 ragazzi. Per quanto riguarda la nazionalità, cinque arrivano dalla Russia e dal Giappone, tre da Corea del sud e Cina, due da Germania, Italia, Svezia e Stati Uniti e uno da Albania, Australia, Canada, Norvegia, Polonia, Spagna, Ucraina, Gran Bretagna.
Il concorso si articolerà, come da tradizione, in tre prove. Dal 16 al 17 si svolgeranno le eliminatorie (Palazzo Tursi, Salone di Rappresentanza). I concorrenti eseguiranno pagine di Bach e Paganini. Il 19 e 20 ottobre ci si trasferirà al Carlo Felice per le semifinali che prevedono l’esecuzione di musiche di Brahms e Paganini, oltre a un brano contemporaneo appositamente commissionato a Carlo Boccadoro e un lavoro virtuosistico, a scelta del concorrente fra vari autori dell’Ottocento e del primo Novecento. Il 23 e 24 ottobre le finali con l’Orchestra del Teatro diretta da Sergej Krylov, presidente della Giuria. I finalisti (massimo sei) eseguiranno, oltre all’obbligatorio Concerto n.1 M.S.21 di Paganini, un altro concerto a scelta fra quelli di Beethoven, Brahms, Sibelius e Cajkovskij.